Vantaggi
Le caratteristiche fisico/meccaniche possono essere più o meno paragonabili a quelle delle stoviglie in plastica a seconda delle materie prime utilizzate e degli spessori.
Svantaggi
Per avere delle caratteristiche fisico/meccaniche adeguate è necessario spesso aumentare gli spessori delle stoviglie perdendo così la caratteristica della
compostabilità. Va detto che ciò non comporta la perdita della biodegradabilità o la presenza di elementi inquinanti dopo la disintegrazione dei manufatti.
Il loro costo è più elevato rispetto a quello delle stoviglie in plastica.
Lo smaltimento delle stoviglie biodegradabili avviene in impianti di compostaggio industriali, ad oggi il loro numero non è sufficiente. Ricordiamo poi che il processo funziona se la percentuale di bioplastica lavorata è limitata rispetto agli scarti vegetali, aumentando i volumi delle stoviglie il rapporto si rovescerà e il compost ottenuto sarà di qualità inferiore...
Le materie prime delle bioplastiche (spesso provenienti da paesi orientali) sono poi limitate e non sono sufficienti!!!
Conclusioni
Come si evince da questa analisi non esiste una soluzione al problema del monouso in plastica che non comporti delle "complicazioni".
Questo significa che si debba lasciare tutto come è adesso? NO!!!!!!!
Quello che vogliamo dire è che bisogna analizzare tutti gli aspetti del problema prima di proporre una soluzione che solo apparentemente sembra semplice.
A nostro avviso la prima cosa da fare sarebbe quella di ridurre il consumo di stoviglie monouso (tra l'altro costantemente in crescita sia per ragioni demografiche che per il cambiamento di stili di vita).
Per far questo si potrebbero mettere in atto azioni sui prezzi del monouso introducendo per esempio dei contributi a favore del recupero e riciclo dei rifiuti.
Un'altra cosa che si potrebbe fare sarebbe l'incentivazione nelle mense dell'utilizzo di lavatrici per le stoviglie riutilizzabili (almeno dove per volumi e tipo di utenti è possibile farlo).
Le stoviglie biodegradabili e in materiali naturali andrebbero incentivate con politiche sul prezzo in particolare nelle situazioni in cui non è possibile effettuare la raccolta differenziata e si proceda al conferimento in discarica.
Punto più importante secondo noi però è l'educazione civica dei cittadini. La plastica in mare non finisce da sola!!
Puntiamo sulla raccolta differenziata obbligando i produttori di stoviglie ad utilizzare un'unica materia prima in modo da facilitare le
operazioni di recupero e riciclo. In questo modo otterremo delle materie prime rigenerate di qualità maggiore e più facilmente riutilizzabili!!
Concludiamo auspicando una soluzione diversa da quella dei
sacchetti di plastica: la legge è stata scritta alcuni anni fa ma la sua attuazione veniva regolarmente rinviata con un decreto alla fine dell'anno. Tale situazione è durata per diverso tempo e ha messo in ginocchio un intero settore oltre ad essere una presa in giro per i cittadini che chiedevano un intervento serio sul problema.
Chiediamo perciò ai nostri governanti di non legiferare con fretta per rispondere ad un sentimento popolare ma valutati tutti i possibili aspetti stabilire una chiara strategia in modo da dare regole e tempi di attuazione certi.