9 giugno 2011

Posate biodegradabili o posate biodegradabili compostabili?

Quando abbiamo cominciato ad interessarci alle stoviglie biodegradabili ci siamo imbattuti nella distinzione tra posate biodegradabili e posate biodegradabili compostabili.
Ci è sembrato utile per tutti chiedere informazioni e cercare notizie in rete in modo di chiarirci le idee sull'argomento anche a costo di risultare un po' troppo "tecnici".

Parlando della loro produzione si è detto che le temperature d'impiego delle posate biodegradabili sono inferiori rispetto a quelle delle posate monouso tradizionali in plastica, ciò dipende sostanzialmente dalle caratteristiche fisiche delle materie prime utilizzate.
Per le posate biodegradabili in mater-bi, per esempio, la temperatura di riferimento è quella di 80° C , al di sopra di tale valore perciò le stoviglie iniziano a perdere le loro proprietà meccaniche. Per cercare di ovviare a questo problema spesso si agisce irrobustendole, aumentandone cioè lo spessore nei punti critici.

Il concetto di compostabilità è più stringente rispetto a quello di biodegradabilità, senza entrare troppo nel dettaglio, avendo già affrontato l'argomento parlando dello smaltimento delle posate, diciamo che per essere biodegradabile un oggetto deve decomporsi sotto l'azione di microorganismi presenti in natura. Lo stesso oggetto per poter essere definito anche compostabile deve degradarsi senza lasciare nell'ambiente elementi inquinanti e farlo in un tempo stabilito e legato ai normali cicli di compostaggio degli impianti industriali.
Posate realizzate con materiali certificati come biodegradabili e compostabili possono, per questo motivo, essere non certificate compostabili perchè si degradano in un tempo più lungo di quello richiesto.

Facciamo adesso alcune considerazioni:

- non è facile combinare i limiti sullo spessore (richiesti per la compostabilità del manufatto) con la necessità di ottenere posate resistenti; per farlo occorre studiare design e distribuzione del materiale e non sempre si riesce ad ottenere un risultato ottimale.

- posate biodegradabili non certificate come compostabili ma realizzate con materie prime certificate come tali non "inquinano" l'ambiente in quanto non rilasciano sostanze dannose ma non possono essere considerate alla stregua dei rifiuti smaltiti con la frazione umida perchè avendo tempi di degradazione più lunghi potrebbero portare a problemi di gestione degli impianti di compostaggio.

La conclusione di questa analisi è che la soluzione ideale è rappresentata da posate biodegradabili compostabili; nel caso in cui siano necessarie posate resistenti è possibile che si debba rinunciare alla loro compostabilità, a nostro avviso invece è irrinunciabile la scelta di posate realizzate con materie prime certificate biodegradabili e compostabili.
La sola biodegradabilità potrebbe nascondere infatti problemi relativi al rilascio di sostanze inquinanti durante la degradazione come ad esempio metalli pesanti.


Ecco i loghi relativi a due dei principali enti certificatori di materie prime o manufatti compostabili





OK compost Vinçotte







Compostabile CIC
  



 


Esempio di un impianto di compostaggio industriale
  



Compost: il prodotto ottenuto grazie ad un corretto ciclo di compostaggio
  

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