20 luglio 2011

Bacheca eventi: Feste e sagre che rispettano l'ambiente

Per fornire un servizio ai nostri lettori abbiamo deciso di mettere a disposizione una sorta di bacheca pubblica che rappresenti un punto di incontro tra gli organizzatori di sagre/feste ad impatto zero e i possibili visitatori.
Desideriamo in questo modo far conoscere gli eventi che hanno deciso di difendere l'ambiente adottando diverse misure quali: raccolta differenziata, posate e stoviglie biodegradabili o lavabili, prodotti tipici o a km zero, risparmio energetico....
Lasciate un commento a questo post (cliccando sulla scritta commenti poco più sotto) con una breve descrizione della festa/evento, le informazioni che riterrete opportune ed eventualmente un vostro contatto per i lettori.
Noi li pubblicheremo e forniremo in questo post un elenco aggiornato delle manifestazioni che vorrete segnalarci in modo che siano tutte facilmente visibili.


Eventi segnalati:

17 luglio 2011

Posate biodegradabili ed emergenza rifiuti

Da troppo tempo in Campania e in particolare a Napoli il ciclo dei rifiuti non è gestito correttamente. La situazione è inacettabile e gli amministratori, locali e non, devono al più presto risolvere il problema al di là delle promesse fatte a più riprese.
Prima di continuare ci preme sottolineare che anche in queste zone esistono realtà virtuose che sono anzi un modello per tutto il paese visti i risultati raggiunti con la raccolta differenziata.


Tipico esempio di discarica

Le possibili soluzioni all'emergenza spazzatura sembrano essere sostanzialmente due: inceneritori o discariche. A nostro avviso invece proprio una raccolta differenziata efficiente potrebbe essere di notevole aiuto.
Certo non è pensabile organizzare un meccanismo di questo tipo in poco tempo, ma di certo rappresenta la scelta migliore sia da un punto di vista ecologico/ambientale che da un punto di vista economico.





Inceneritore

Le posate biodegradabili, come tutti gli altri articoli e imballaggi bio, possono essere molto utili a tale scopo perchè consentono di ridurre immediatamente la quantità di rifiuti dannosi prodotti. Come visto trattando le modalità del loro smaltimento, se realizzate con materiale compostabile potrebbero anche essere usate per ottenere il compost.
In situazione di emergenza non pensiamo sarà possibile organizzarne immediatamente il trattamento in impianti di compostaggio industriale, tuttavia sostituendo i prodotti in plastica con altri biodegradabili quanto meno, nell'immediato, si ridurranno i rifiuti dannosi per l'ambiente.
A tale scopo sarebbe auspicabile introdurre questo tipo di stoviglie, a cominciare dalle mense pubbliche (scuole, ospedali, carceri...).
Ci pare di notare una sensibilità sempre crescente per tali temi, speriamo che ciò sia seguito dai fatti, così da poter risolvere al più presto, anche in questo modo, un problema che ci si trascina da troppo tempo.

Nelle altre zone del paese non si può comunque pensare di continuare ad utilizzare discariche e inceneritori per eliminare i rifiuti e interventi di questo tipo atti a ridurre la porzione di scarti indifferenziati devono e cominciano ad essere adottati sempre più spesso. 

10 luglio 2011

Prodotti alla spina e acqua a km zero: risparmio e salvaguardia ambientale

In precedenza, parlando di posate biodegradabili confezionate, abbiamo già avuto modo di sottolineare come, a prescindere dal tipo di materiale con cui gli imballaggi vengono realizzati, la prima regola da seguire è quella di ridurli al minimo o meglio ancora eliminare quelli inutili.


Dispenser detersivi
 Molti supermercati hanno cominciato, già da qualche tempo, a vendere prodotti "alla spina", prodotti cioè sfusi che vengono acquistati portando da casa i contenitori dedicati. Si va dai detersivi a vari prodotti alimentari liquidi ma non solo (latte, frutta secca, pasta....)








Dispenser prodotti alimentari
Questa iniziativa è positiva per più motivi:
-con la riduzione di imballaggi si riduce la quantità di rifiuti prodotti e quindi i problemi relativi al loro recupero/smaltimento
-i consumatori possono acquistare i prodotti ad un prezzo inferiore in quanto pagano solo il prodotto e non il suo contenitore
-il trasporto dal produttore al distributore può essere realizzato in maniera più efficiente in quanto si trasporta solo il prodotto e non l'imballo primario.



Sul mercato sono presenti inoltre macchine o anche semplici caraffe che permettono di ottenere dell'acqua naturale o gasata ottima da bere partendo dalla normale acqua fornita dagli acquetotti comunali.
Molto spesso l'acqua della rete comunale pur essendo perfettamente potabile non viene bevuta dai cittadini perchè il suo sapore è fortemente caratterizzato dal cloro che viene diluito nella rete per le sue proprietà disinfettanti.
Attraverso un sistema di filtri a carbone attivo le caraffe riescono ad eliminare questo gusto fastidioso e quindi permettono ai cittadini di bere tranquillamente l'acqua del rubinetto.

Esempio di caraffa filtrante


Esistono diversi tipi di caraffe e di macchine che hanno anche più funzioni (acqua liscia, gasata, fresca...), non è nostra intenzione entrare nel dettaglio ma sottolineamo che anche in questo caso si possono ottenere notevoli vantaggi sia per noi consumatori (risparmio, trasporto bottiglie..) che per l'ambiente (riduzione imballaggi/rifiuti, incidenza del trasporto...).




Il nostro consiglio è di valutare, ove possibile, le alternative che ci si presentano pensando non solo al nostro tornaconto ma anche alla salvaguardia ambientale.


2 luglio 2011

Posate monouso in plastica, perchè non si possono riciclare?

Le posate biodegradabili negli ultimi tempi sono migliorate molto sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista della resistenza meccanica; descrivendone il processo produttivo abbiamo d'altra parte visto come le posate monouso in plastica rappresentino in certi casi ancora la soluzione migliore (soprattutto con cibi caldi).
La domanda nasce spontanea: perchè non si riciclano le posate in plastica così come vengono riciclati gli imballaggi?
La plastica è un materiale che si può facilmente riciclare in quanto molto spesso è sufficiente, dopo averla selezionata in tipi omogenei, ridurla in granuli per reimmetterla nel ciclo produttivo.
Va precisato che di solito con il termine plastica si indicano materiali che hanno proprietà e caratteristiche molto diverse.
Gli stessi imballaggi sono realizzati con materie prime di vario genere e proprio per facilitarne il riciclo sono stati definiti dei simboli standard che devono essere riportati su ciascun manufatto.

Vari tipi di materie plastiche utilizzate nella produzione di imballaggi e simboli standard associati
La raccolta differenziata della plastica riguarda attualmente solo gli imballaggi e non sempre è estesa a tutte le materie plastiche. Le posate monouso in plastica più diffuse sono realizzate in polipropilene o in polistirolo, materiali che vengono utilizzati anche per produrre imballaggi. In linea di principio potrebbero dunque essere smaltite insieme a loro, ma ciò non accade. Cerchiamo di capire perchè.
In primo luogo, un problema legato al riciclo delle stoviglie è quello della loro "pulizia": chiaramente con l'uso le stoviglie si sporcano e questo può portare ad avere nel rifiuto plastico porzioni di alimenti. Lo stesso problema in realtà si ha anche con i contenitori o bottiglie normalmente utilizzati (per questo prima di essere smaltiti i cittadini dovrebbero sciacquarli) e potrebbe essere facilmente superato attraverso un prelavaggio durante le lavorazioni di riciclo.
Tali operazioni consistono essenzialmente nella frantumazione degli oggetti in plastica in modo da ottenere dei granuli che possono essere lavorati in maniera simile a quella delle materie prime vergini.
 
Tipico esempio di
 materie plastiche rigenerate

La nostra convinzione è che in realtà il riciclo delle stoviglie in plastica non sia fino ad ora consentito per ragioni "economiche". Nel prezzo degli imballaggi messi in commercio è previsto un contributo che i produttori devono versare al consorzio che si occupa della gestione delle operazioni di recupero e riciclo (CONAI).
Le stoviglie, non essendo chiaramente degli imballaggi, non prevedono tale contributo perciò non possono essere immesse nella filiera della raccolta differenziata.
A nostro avviso sarebbe meglio aumentarne il prezzo di una piccola percentuale e consentirne il recupero.
La gestione dei rifiuti diventerà un aspetto sempre più importante e critico, non si deve perdere tempo e cercare di riciclare il più possibile riducendo al minimo la frazione da destinare all'inceneritore o alle discariche.
Le materie plastiche recuperate inoltre rappresentano una risorsa importante in quanto, come già detto, possono essere rilavorate facilmente.
Sul mercato è già presente una serie di manufatti realizzati con plastica riciclata come: arredi da giardino, giochi per parchi all'aperto, cassonetti e cestini per l'immondizia...


Come si possono usare le materie plastiche provenienti dal riciclo

Per concludere segnaliamo che in alcuni eventi e manifestazioni di una certa dimensione si è deciso di procedere autonomamente al recupero delle stoviglie monouso plastiche. Per facilitare tale processo si è deciso di adottare un'unica materia prima per piatti, bicchieri e posate. Speriamo che in futuro l'iniziativa sia seguita anche da altri, nell'attesa di norme più vicine alla salvaguardia dell'ambiente.
Non crediamo infatti che a breve sia pensabile sostituire completamente le stoviglie in materiale plastico con quelle biodegradabili, pensiamo però sia possibile fin da ora gestire la filiera dei rifiuti in modo sempre più attento e intelligente.