20 gennaio 2013

2013 e Tares: anno nuovo, tassa nuova e vecchi problemi?

A gennaio 2013 è entrata in vigore la Tares, la nuova tassa sui rifiuti.
L'imposta sostituirà la Tarsu e la Tia e dopo l'Imu si preannuncia come un'altra "stangata" per noi cittadini.
Oltre a coprire i costi del servizio della gestione dei rifiuti con questo balzello gli enti locali copriranno le spese necessarie a garantire i servizi definiti "indivisibili".
Con questo termine ci si riferisce, per esempio, all'illuminazione e alla manutenzione delle strade per i quali non è certo facile trovare un modo equo per ripartire i costi tra i cittadini.
Le nuove tariffe saranno sicuramente più alte di quelle che abbiamo pagato fino ad ora in quanto ci sarà un incremento certo di 30 centesimi di euro al metro quadro e un ulteriore aumento di 10 centesimi facoltativo che potranno gestire direttamente le amministrazioni locali.

A parer nostro l'idea di allocare i costi in base ai metri quadri occupati può anche essere giusta, quello che però noi cittadini dobbiamo pretendere, a maggior ragione dopo un aumento delle imposte, è una corretta e virtuosa gestione del ciclo dei rifiuti.
Non sono più accettabili situazioni nelle quali non si preveda la raccolta differenziata e si punti tutto su discariche ed inceneritori.
La realtà purtroppo continua a consegnarci situazioni di emergenza rifiuti a cui si risponde con soluzioni tampone che non sono frutto di una pianificazione oculata ma che rappresentano un enorme affare per pochi.
Vi sono paesi in Europa per i quali i rifiuti non rappresentano un problema ma una vera e propria risorsa!
Forse saremo degli illusi ma continuiamo a sperare che la situazione cambi anche da noi.
Va sottolineato infatti che l'unico modo per riuscire a far diminuire la Tarsu è ridurre i costi della gestione dei rifiuti e il modo più semplice ed efficace di farlo è differenziare e riciclare.

Un'ultima nota sul recente rinvio della prima rata da aprile a luglio: è bene dire che la Tarsu è comunque entrata in vigore a gennaio, si è solamente rinviato il primo pagamento che verrà recuperato in seguito.
Non ci sembra sinceramente un modo serio di comportarsi ma solo un modo di rimandare un possibile "problema" della campagna elettorale...        

13 gennaio 2013

Un nuovo carburante pulito per il trasporto pubblico

Abbiamo appena letto una notizia riguardante una nuova ed interessante sperimentazione.
L'azienda che si occupa dei trasporti pubblici della provincia del Verbano Cusio Ossola si è posta il problema di ridurre l'impatto ambientale dei propri automezzi.
L'idea, profondamente innovativa, è quella di utilizzare la porzione organica dei rifiuti per produrre un carburante per gli autobus di linea.

Il processo, ancora in fase di studio, prevede sostanzialmente due fasi:

- pirolisi veloce durante la quale gli scarti vengono trasformati in un bio-olio (già messa a punto)
- raffinazione attraverso la quale il bio-olio viene trasformato in un green-diesel (in fase di studio)

Una volta messo a punto l'intero processo i vantaggi ottenuti saranno molteplici.
La frazione umida dei rifiuti avrà un nuovo possibile utilizzo (oltre al più volte citato compost) e quindi la raccolta differenziata subirà una nuova accelerazione. Il costo del carburante non sarà più legato all'andamento del mercato del petrolio e quindi si avranno risparmi a livello economico oltre naturalmente che dal punto di vista di produzione di anidride carbonica.

Ci piace sottolineare come questi studi siano quasi interamente finanziati attraverso il credito d'imposta sulla ricerca. Ciò dimostra come gli investimenti di questo tipo siano fondamentali, soprattutto in un periodo di crisi come questo, per creare sviluppo e per cercare di migliorare la situazione ormai critica del nostro pianeta.

Per maggiori e più dettagliate informazioni rimandiamo all'articolo: