1 novembre 2012

Posate monouso in polipropilene

In relazione all'ultimo nostro post (Posate monouso in plastica riciclabile) un lettore ci ha segnalato un link interessante.
Da uno studio sulle stoviglie monouso nella ristorazione collettiva in Lombardia si evince come la soluzione migliore sarebbe quella di utilizzare materie prime compostabili.
A tale conclusione si arriva considerando non solo il costo di acquisto dei manufatti ma anche il loro costo di smaltimento e l'impatto ambientale.
Nello studio si sottolinea poi come le amministrazioni pubbliche dovrebbero incentivare l'utilizzo di materie prime compostabili contribuendo così ad una riduzione dei costi di produzione attualmente proibitivi rispetto a quelli delle stoviglie in plastica.

Il dato che ci interessa sottolineare è il confronto dal punto di vista "ambientale" delle due principali materie plastiche utilizzate nella produzione di stoviglie monouso: polipropilene e polistirolo.
Abbiamo già avuto modo di dire che le due materie prime pur derivando entrambe dal petrolio hanno caratteristiche fisiche e quindi proprietà termiche e meccaniche diverse.
Il polistirolo in particolare ha una rigidità maggiore e sopporta temperature leggermente superiori rispetto al polipropilene, quest'ultimo per contro risulta più "gommoso" e quindi meno fragile.

La cosa che ci ha colpiti è la quantità di petrolio necessaria alla loro produzione:
- per ottenere una tonnellata di PP sono necessari 2,7 barili 
- per ottenere una tonnellata di PS vengono utilizzati 6,1 barili 

Da questo punto di vista quindi è senza dubbio da preferire, tutte le volte che è possibile, il polipropilene. 


Teniamo sempre a mente che l'obiettivo deve essere quello di arrivare ad avere prodotti monouso che abbiano un impatto ambientale minimo e che al termine della loro vita utile non rappresentino un problema o un pericolo ma una risorsa! (processo di compostaggio)