14 ottobre 2012

Posate monouso in plastica riciclabile

Abbiamo visto in commercio delle posate monouso in plastica definite riciclabili.

Per fare un po' di chiarezza vogliamo ricordare che quasi tutti gli oggetti in plastica sono riciclabili. Le materie plastiche hanno la caratteristica di poter essere riutilizzate pressochè all'infinito dopo alcune semplici operazioni preliminari.
Gli oggetti in plastica vanno prima di tutto separati in base alla resina con cui sono realizzati. Dopo un prelavaggio vengono sminuzzati con speciali "macinini". Il materiale ottenuto può poi essere lavorato con trafile in modo da ottenere dei granuli riutilizzabili nei normali processi produttivi.
Le leggi consentono di utilizzare il materiale ottenuto in questo modo solo in determinati campi, che escludono quello dei prodotti destinati al contatto con gli alimenti.

Le stoviglie in plastica fino a poco fa non potevano essere recuperate con la raccolta differenziata in quanto non venivano considerate alla stregua degli imballaggi.
Abbiamo già avuto modo di sottolineare l'assurdità di tale norma soprattutto in un'ottica di riduzione della quota di rifiuti da destinare alla discarica.
Negli ultimi mesi fortunatamente le norme sono cambiate e consentono di smaltire piatti e bicchieri di plastica attraverso la normale raccolta differenziata.
Per quanto riguarda le posate invece il problema rimane in quanto devono essere ancora smaltite con la frazione indifferenziata dei rifiuti.
Capite a questo punto che definire delle posate in plastica riciclabili ha poco senso: tutti gli oggetti in plastica sono potenzialmente riciclabili ma le posate in quanto tali non possono essere riciclate.


In alcuni comuni e zone per ovviare a un tale controsenso sono state introdotte norme che consentono di smaltire con gli altri imballaggi in plastica le posate realizzate in polipropilene, la materia prima più utilizzata nella produzione di piatti e bicchieri. 
Rispetto a quelle in polistirolo (loro principale alternativa) le stoviglie appaiono meno rigide ma più resistenti.
Dal punto di vista delle proprietà termiche, gli oggetti in polipropilene tendono a "rammollirsi" prima di quelli in polistirolo. Per le posate e i loro normali impieghi però non ci sono particolari problemi.



Concludendo, secondo noi, non essendo ancora possibile adottare in modo massiccio posate realizzate con materie prime biodegradabili e compostabili, sarebbe buona cosa stabilire una materia prima da utilizzare nella produzione delle posate in plastica e consentirne lo smaltimento attraverso la raccolta differenziata.
Si otterrebbe in questo caso un risparmio legato al recupero di materie prime che possono essere utilizzate in molti settori e una riduzione considerevole dei rifiuti destinati alla discarica o all'inceneritore.
   

8 ottobre 2012

Shopper biodegradabili: si degradano veramente?




Da alcuni mesi è entrata in vigore la legge che regola l'utilizzo dei sacchetti in plastica.
Abbiamo già avuto modo di trattare l'argomento in precedenza e di esprimere la nostra soddisfazione per il decreto che entrerà in vigore il 31 dicembre 2012 facendo chiarezza sul senso del termine "biodegradabile".
Gli shopper che si potranno utilizzare saranno solo quelli che soddisfano la norma europea EN 13432, realizzati cioè con materiali biodegradabili e compostabili.

Abbiamo recentemente letto che un laboratorio specializzato ha effettuato per conto di Assobioplastiche una ricerca sui sacchetti realizzati con materiali plastici tradizionali ai quali sono stati aggiunti particolari additivi per renderli "biodegradabili".
La ricerca ha messo in luce che dopo 365 giorni la loro biodegradazione è irrilevante (dal 6,5% al 10 %).
I sacchetti realizzati con materiali biodegradabili e compostabili per contro raggiungono in 6 mesi una degradazione del 90%!!
Come vedete quindi non si tratta solo di una differenza dovuta a termini che purtroppo spesso vengono confusi, ma di oggetti aventi caratteristiche fisiche e un impatto sul nostro ambiente notevolmente diversi.

Personalmente ho cominciato ad utilizzare le vecchie sporte della spesa riutilizzabili ma quando mi capita di non averle con me noto con favore che quasi tutti i negozi si sono dotati di sacchetti che rispettano le norme.