20 settembre 2012

La crisi economica, la Fiat, Marchionne e il futuro dell'automobile

Nonostante le dichiarazioni più o meno ottimistiche la crisi economica non è ancora finita e probabilmente nessuno sa prevedere fino a quando interesserà gran parte del mondo occidentale.
Abbiamo già parlato di come in questo periodo stiano cambiando certi nostri comportamenti e di quali dovrebbero essere secondo noi gli interventi che il governo dovrebbe mettere in campo per favorire lo sviluppo sostenibile.

Negli ultimi giorni sta tenendo banco la crisi dell'auto a livello europeo e in particolare della Fiat.
Si parla ancora di probabili esuberi e di possibili chiusure di siti produttivi. Tutto ciò porta chiaramente a lunghe e spesso inutili discussioni.
L'amministratore del gruppo Marchionne ha recentemente dichiarato che in una situazione di mercato come quella attuale è impensabile e controproducente programmare investimenti sostanziosi.

Da parte nostra ci permettiamo di sottolineare che mai come in questo momento gli automobilisti sarebbero interessati ad acquistare automobili che garantiscano minori consumi e magari minor inquinamento!

La casa torinese ha sviluppato da anni i motori bi-fuel benzina/metano. Perchè non investire su questi, spingendo per una loro diffusione soprattutto per quanto riguarda i mezzi pubblici o pesanti?
Si otterrebbe in un colpo solo una riduzione dell'inquinamento atmosferico delle nostre città e sviluppo sostenibile.
Attualmente la maggiore limitazione al diffondersi dei motori a metano è senza dubbio la mancanza di una rete adeguata di distributori. Perchè il governo non studia il modo per incentivare la creazione di aree di rifornimento dedicate?

Ci viene il dubbio che i "petrolieri" abbiano un ruolo importante nelle scelte strategiche che vengono prese e tutto ciò a discapito di noi cittadini.

Per concludere vorremmo riportare il caso di quella che senza timore di essere smentiti può essere dichiarata l'auto del futuro. In realtà questa vettura esiste già da qualche anno anche se da noi non è forse nemmeno importata.

Honda FCX Clarity


Vedremo mai questa macchina?

La Honda ha prodotto una vettura elettrica in cui è riuscita ad eliminare i difetti tipici delle automobili di questo tipo. I principali problemi di queste macchine sono sicuramente il peso e l'ingombro delle batterie e i loro tempi di ricarica.







Schema di funzionamento dell'automobile

Con questo schema di funzionamento l'energia viene fornita da una speciale "pila" in cui si fa reagire l'idrogeno (il vero carburante) con l'ossigeno.
Un motore elettrico utilizza l'energia prodotta permettendo alla vettura di avere prestazioni paragonabili a quelle "tradizionali".
Il risultato è che la macchina non prevede la presenza di accumulatori pesanti e ingombranti e richiede tempi di rifornimento (dell'idrogeno) paragonabili a quelli necessari per fare il pieno di benzina.
Al posto delle emissioni inquinanti si ha produzione di acqua ottenuta dalla reazione tra ossigeno e idrogeno.

Voi ne avevate mai sentito parlare??



15 settembre 2012

Ecomondo, la fiera della green economy




Ecomondo 2012 si svolgerà dal 7 al 10 novembre a Rimini Fiera.
In occasione della manifestazione il Ministero dell'Ambiente ha deciso di tenere gli Stati Generali della Green Economy.
Durante le prime due giornate, alla presenza del ministro Clini, verranno definite le vie dello sviluppo ecocompatibile.
Previsti, come al solito, numerosi convegni ed eventi che analizzeranno prodotti, processi e servizi utili ad uscire dalla crisi economica con un occhio particolare alla sostenibilità ambientale.
Tra gli argomenti trattati anche la gestione integrata dei rifiuti. L'obiettivo è quello di raggiungere lo standard europeo della quota discarica (2-3%) per noi purtroppo ancora molto lontano (in Italia 45%!!)

Per maggiori info rimandiamo al sito della manifestazione: Ecomondo 2012

7 settembre 2012

Roma: raccolta differenziata e nuove discariche


Qualche sera fa al Tg3 ho visto un servizio che mi ha lasciato perplesso.

Tutti sappiamo che nella capitale si trascina da anni un'aspra polemica riguardante la nuova discarica che dovrà sostituire quella di Malagrotta ormai esaurita.
Il ministro Clini sembra giustamente intenzionato a considerare la discarica esclusivamente come una soluzione tampone che permetta di organizzare un'adeguata raccolta differenziata.
L'esperienza insegna che se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti è da preferire la raccolta porta a porta a quella effettuata tramite cassonetti e campane poste lungo la strada.
Un'altra condizione è quella di predisporre una serie di impianti in grado di recuperare dai rifiuti materie prime che possano essere vendute (carta, vetro, alluminio..).
La frazione umida e le stoviglie bio poi possono essere trasformate con il processo di compostaggio in compost, un prodotto utilizzabile in agricoltura e giardinaggio.

Il giornalista della Rai mostra come a volte i rifiuti correttamente separati vengano portati ugualmente in discarica!!
Non ci sembra francamente il modo per stimolare i cittadini a migliorare una percentuale di raccolta differenziata (20%) indegna di una città quale Roma.
Nel servizo vengono poi messi in luce due fatti importanti: dove la raccolta è fatta porta a porta i risultati sono nettamente migliori; non sono ancora presenti impianti di recupero delle materie prime che vengono perciò regalate a ditte esterne.

Consigliamo la visione del filmato a tutti e speriamo che sia utile agli amministratori per capire quali passi debbano essere fatti al più presto per evitare di rirovarsi con un'emergenza rifiuti che porterà solo ad ulteriore inquinamento e a nuove tensioni sociali.

Link al servizio del Tg3:

A Roma non funziona la raccolta differenziata. Spesso i rifiuti finiscono di nuovo mischiati senza essere riciclati. Il Tg3 dietro un camion dell'Ama. Servizio di Pierdamiani D'agata


3 settembre 2012

Anche in Piemonte sempre più diffuse le stoviglie bio


A quanto pare anche in Piemonte si stanno diffondendo sempre più le stoviglie biodegradabili. Questo almeno è quello che emerge dai messaggi che i nostri lettori ci scrivono.

Gli organizzatori di feste e sagre di paese cominciano a scoprire i vantaggi di piatti, bicchieri e posate che possono essere smaltiti direttamente con la frazione umida e quindi con gli avanzi di cibo.
Manifestazioni che vogliono avvicinare le persone al territorio e alle tradizioni dovrebbero mettere il rispetto della natura al primo posto e quindi privilegiare pratiche virtuose di questo tipo che riducono l'inquinamento.
Le amministrazioni in alcuni casi intervengono con fondi e finanziamenti destinati a Pro Loco attente all'impatto ambientale degli eventi organizzati.

Ci piace ricordare che con le nuove norme si possono recuperare, insieme alla plastica, anche piatti e bicchieri; se per qualche motivo non fosse possibile usare stoviglie bio accertiamoci perciò che venga effettuata una corretta e attenta separazione dei rifiuti!!

Le amministrazioni locali stanno iniziando ad adottare la raccolta differenziata in maniera più decisa imponendosi risultati ambiziosi in termini di percentuale di materie prime recuperate.
Tale comportamento è senza dubbio da lodare anche perchè è l'unico che ci permette di avere un controllo complessivo del ciclo dei rifiuti.
Noi cittadini dobbiamo seguire le regole e stimolare quelle amministrazioni che ancora non adottano un sistema virtuoso se non vogliamo trovarci in un futuro più o meno prossimo a gestire altre emergenze rifiuti e nuove discariche altamente inquinanti.

Concludiamo con l'augurio che anche le grandi mense (scolastiche, aziendali..) piemontesi adottino al più presto un sistema efficiente e a basso impatto ambientale per le stoviglie utilizzate quotidianamente.