15 ottobre 2011

Posate e stoviglie bio: prezzi e rivenditori

Alcuni lettori hanno denunciato come in diverse zone d'Italia non sia ancora possibile, purtroppo, reperire facilmente stoviglie biodegradabili.
La grande distribuzione non sempre è sensibile ai temi ambientali e molte volte i prodotti bio si trovano solo in negozi dedicati a prodotti naturali e biologici. La mancanza di un'offerta su vasta scala è chiaramente uno dei principali motivi per cui i prezzi restano alti.
La conseguenza è che le persone che vorrebbero acquistare prodotti biodegradabili per feste private o piccole sagre a volte si arrendono davanti a tali difficoltà continuando ad utilizzare le stoviglie in plastica.

Chi sta leggendo questo post ha dimistichezza con internet e sa che in rete esistono numerosi siti che vendono on-line posate, bicchieri e piatti bio; i prezzi e le condizioni di vendita possono però essere anche molto diversi così l'utente può rimanere spiazzato davanti ad una tale disuniformità.
Nonostante ciò, essi rappresentano sicuramente uno dei pochi mezzi che hanno i singoli cittadini per acquistare stoviglie bio ad un prezzo "accessibile".
Il discorso chiaramente non vale per le mense e per i grandi distributori che riescono a reperire gli articoli, in grossa quantità, direttamente dai produttori.

Vogliamo qui fare alcune considerazioni dando dei pratici consigli.

  • Verificare che i prodotti siano realmente bio - Abbiamo già sottolineato che c'è bio e bio, ricordarsi che è possibile richiedere (almeno al momento dell'ordine) i documenti che attestino l'effettiva biodegradabilità e compostabilità delle materie prime utilizzate.
  • Chiedere più preventivi - Esistendo in rete diversi rivenditori è sempre meglio avere più offerte. Spesso i cataloghi riportano le caratteristiche fisiche delle stoviglie, alcuni operatori sono poi disponibili ad inviare campioni, chiaramente a fronte di un potenziale ordine adeguato; in questo caso considerare anche la possibiltà di informarsi direttamente presso i produttori circa le quantità minime trattate. 
  • Confrontare i prezzi in maniera corretta - Visto l'elevato costo delle materie prime, il peso incide notevolmente sul prezzo finale ma può essere determinante per avere una stoviglia sufficientemente robusta.
  • Valutare i costi di spedizione - Alcuni operatori comprendono nel prezzo della merce le spese di spedizione. Da una parte risulta comodo in quanto si conosce immediatamente il costo dell'articolo, dall'altra la valutazione complessiva viene fissata sulla base di valori medi (quantità e destinazione) e in modo da assicurare in ogni caso un guadagno al rivenditore. A nostro avviso sarebbe meglio un preventivo mirato alla singola consegna. Tener presente che, soprattutto a causa dei volumi delle stoviglie, i costi legati al trasporto sono tutt'altro che marginali.
  • Tipo di pagamento - Tutti coloro che hanno fatto acquisti su internet sanno che viene richiesto di pagare in anticipo con carta di credito o bonifico bancario; è possibile ottenere, in alcuni casi, il pagamento in contrassegno. Crediamo ci sia poco da obiettare su questo tipo di politica; noi utenti possiamo verificare, per quanto ci è concesso, la serietà dell'operatore e magari almeno inizialmente frazionare gli ordini.
  • Tempi di consegna - E' bene tener presente che tra la richiesta del preventivo e la ricezione della merce possono passare anche alcune settimane: ricezione ordine, preparazione e spedizione articoli acquistati sono operazioni che richiedono tempo. Il consiglio è di muoversi in anticipo in modo da poter valutare le varie offerte e scegliere la migliore e non la più "rapida".

La conclusione è che anche se sul territorio i punti vendita attrezzati sono pochi, cercando in rete chi vuole realmente acquistare bio riesce a farlo, certo bisogna stare attenti a come ci si muove e prendersi il tempo necessario ad una scelta ponderata.
L'esperienza come sempre è la migliore scuola e quindi... non resta che cominciare!!



Stoviglie bio, come non ricevere "pacchi"

8 ottobre 2011

Il decalogo della raccolta differenziata

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con ANCI (Associazione dei comuni italiani) organizza per il mese di ottobre una manifestazione che ha l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini ad una sempre più diffusa e corretta raccolta differenziata.
Nelle piazze dei capoluoghi di provincia e dei comuni che aderiranno all'iniziativa saranno presenti stand in cui verranno presentati, tra l'altro, alcuni oggetti realizzati con materie prime riciclate.
Attraverso il decalogo della raccolta differenziata si vuole dare un insieme di regole che permettano di avere una raccolta di qualità più elevata. Quest'ultimo aspetto è importante sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico dato che i contributi che vengono elargiti ai comuni dai consorzi di recupero dipendono direttamente dal livello qualitativo della raccolta differenziata.
Per maggiori informazioni e per conoscere il calendario della manifestazione rimandiamo al sito dell'evento.

Per quanto ci riguarda non possiamo che approvare manifestazioni di questo tipo, ci auguriamo poi che in futuro si possa allargare la raccolta anche ad oggetti che potrebbero essere facilmente riciclati pur non essendo imballaggi (stoviglie in plastica).
Ci preme infine ricordare come le posate e le stoviglie bio possano contribuire alla risoluzione del problema della gestione dei rifiuti dato che il loro impiego consente una riduzione della quantità di rifiuto indifferenziato destinato a discariche o inceneritori (smaltimento posate biodegradabili). 


Il decalogo per una raccolta differenziata di qualità


5 ottobre 2011

Posate biodegradabili: quali documenti chiedere al momento dell'acquisto

Alcuni lettori ci hanno scritto chiedendoci quali documenti possono o devono richiedere al momento dell'acquisto di stoviglie biodegradabili.
Abbiamo già avuto modo di osservare come sul mercato siano presenti molti operatori che commerciano prodotti definiti biodegradabili, i quali in realtà non sempre lo sono.
Alcuni rivenditori acquistano i propri prodotti all'estero e spesso in paesi che non fanno parte della comunità europea. Facile capire come in questo caso potrebbero non essere rispettate le norme vigenti che riguardano i prodotti bio e, soprattutto, gli oggetti che vengono a contatto con gli alimenti.
Di frequente questa scelta è fatta per avere costi inferiori; tuttavia a volte può essere "pericolosa" per gli utenti finali. Non si vuole allarmare nessuno o generalizzare, ma non è di molto tempo fa, per esempio, il caso dei giocattoli fabbricati in Cina per una grossa multinazionale statunitense ritirati dal mercato perché decorati con vernici tossiche.
Appare quindi scontato come la prima e fondamentale certificazione da richiedere al nostro rivenditore sia quella dell'idoneità al contatto con gli alimenti.
Tale certificato dovrebbe riportare, oltre alla dichiarazione di idoneità rilasciata dal produttore (relativa ai materiali utilizzati e al processo di produzione), i dati salienti delle analisi di migrazione effettuate da laboratori autorizzati.
Senza entrare troppo nel dettaglio, tali analisi consistono nel verificare che le stoviglie in oggetto, immerse in diversi simulanti (liquidi che simulano l'azione per esempio di olio, aceto...) a determinate temperature e per un tempo predefinito, non rilascino sostanze pericolose per l'uomo.
Passando alla biodegradabilità è necessario richiedere una dichiarazione del produttore che riporti le caratteristiche delle materie prime utilizzate.
Per evitare spiacevoli sorprese deve essere specificato che la totalità delle materie prime sia biodegradabile.
Per quanto riguarda infine la compostabilità ci ricolleghiamo a quanto detto precedentemente (posate biodegradabili o posate biodegradabili compostabili), ricordiamo come a nostro avviso sia fondamentale l'utilizzo di materie prime certificate come compostabili al 100%, meglio ancora poi se la certificazione riguardi anche i manufatti.

Il nostro rivenditore di fiducia, concludendo, dovrebbe essere in grado di produrre la suddetta documentazione, una volta in possesso della quale possiamo essere tranquilli circa la bontà dei prodotti acquistati.

certificati per le posate biodegradabili

1 ottobre 2011

M49: una nuova bioplastica per occhiali

La Mazzucchelli, azienda storica del varesotto, ha recentemente brevettato una bioplastica che potrà in futuro sostituire l'acetato nella realizzazione di montature di occhiali.
La nuova materia prima, denominata M49, deriva da cotone e legno e ha tempi di biodegradabilità di 115 giorni (inferiori a quelli richiesti dagli standard europei).
Tutti i suoi componenti hanno origine naturale e sono in corso le analisi per testarne anche la compostabilità.
La differenza tra biodegradabilità e compostabilità è stata già ampiamente trattata; solo la compostabilità, secondo noi, definisce una materia prima come veramente innovativa ed ecologica. Aspettiamo fiduciosi i risultati e sottolineamo comunque come nel nostro paese ci siano ancora aziende in grado di investire sulla ricerca e creare innovazione.
Tra i campi di impiego di questo nuovo materiale non crediamo possa esserci quello delle stoviglie biodegradabili. Riteniamo che il suo utilizzo sia limitato al mercato dell'arredamento e degli accessori per la moda.
Il prezzo del M49 è superiore rispetto a quello dell'acetato, valgono perciò le considerazioni già fatte per Mater-Bi e simili riguardanti economie di scala, brevetti e costi complessivi per la comunità.  



Bioplastica per occhiali