19 febbraio 2012

Per le feste di Verona solo stoviglie biodegradabili o in polipropilene

 
Abbiamo avuto modo di sottolineare come solo con normative dedicate si potrà assistere all'introduzione capillare delle stoviglie bio.
Se si considera esclusivamente il costo di acquisto esse sono infatti penalizzate rispetto a quelle di plastica e, potendo scegliere, è normale che gli organizzatori di eventi e sagre, ancor più in momenti di crisi come questi, cerchino di ridurre al minimo le spese.
Un occhio più lungimirante tuttavia non deve fermarsi solo alla spesa iniziale, ma valutare anche i costi legati alla gestione dei rifiuti e all'impatto ambientale derivante.


Il sindaco di Verona Tosi l'anno scorso aveva introdotto una norma che obbligava gli organizzatori di eventi ad acquistare stoviglie biodegradabili; quest'anno tale norma è stata modificata, consentendo anche l'utilizzo di stoviglie in polipropilene.
Il prezzo, come già detto, avrà avuto un ruolo fondamentale nella scelta ma ad esso si deve aggiungere la possibilità di riciclare le stoviglie se realizzate con un unico tipo di materia prima.
Da tempo sosteniamo che le posate in plastica andrebbero avviate al riciclo come gli altri imballaggi. A tal proposito abbiamo avuto notizia che finalmente si inizia a raccogliere piatti, bicchieri e posate realizzate in PP.
Per questo comprendiamo la scelta del sindaco in quanto, pur rappresentendo un compromesso, è un primo passo verso una soluzione del problema dell'usa e getta.
A nostro avviso, l'importante è introdurre delle norme che migliorino la situazione attuale nell'attesa che le condizioni permettano l'introduzione su larga scale delle stoviglie bio.

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