2 aprile 2011

Posate biodegradabili: come vanno smaltite?


La prima domanda che ci sentiamo fare quando parliamo di posate biodegradabili è se si possono smaltire con la frazione umida.
Prima di affrontare l'argomento va premesso che quanto diremo vale a livello generale: ogni azienda che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti a livello locale ha le sue regole, a cui ciascun cittadino deve far riferimento.

La raccolta differenziata della frazione organica consente di ottenere il compost un prodotto che ha l'aspetto di terriccio e che rappresenta un ottimo fertilizzante utilizzato in agricoltura.
Il processo di compostaggio industriale realizzato da aziende specializzate (il cui numero sta aumentando costantemente) tiene sotto controllo le fasi della decomposizione dei rifiuti così da garantire caratteristiche costanti e ottimali del compost.

Secondo la definizione che abbiamo già dato una materia plastica per essere definita biodegradabile deve poter subire dei processi di degradazione ad opera di micro-organismi presenti in natura.
Il concetto di compostabilità invece è più "restrittivo" in quanto legato anche alla velocità con cui avviene il processo di decomposizione del materiale oltre, chiaramente, alla natura dei residui della decomposizione.
Il mater-bi è una bioplastica certificata come materiale compostabile da diversi enti certificatori e quindi i manufatti che sono prodotti con tale materia possono essere compostabili.

Le posate biodegradabili realizzate in materiali compostabili possono dunque essere smaltite con la frazione umida. Questa caratteristica rende il loro impiego particolarmente indicato nella ristorazione collettiva, consentendo una riduzione dei tempi e dei costi di gestione dei rifiuti: è infatti possibile gettare nel cassonetto dell'umido sia gli avanzi alimentari che le stoviglie.

L'utilizzo delle posate biodegradabili comporta dunque un duplice vantaggio: si riduce la quota di rifiuti destinati alla discarica o all'inceneritore e si ottiene il compost, impiegato come fertilizzante in agricoltura.

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