9 giugno 2012

Gli Italiani e le bottiglie d'acqua

Non c'è che dire, agli italiani piace consumare l'acqua minerale in bottiglia!
Anche nel 2011 il nostro paese, con 196 litri per abitante, si è confermato il primo paese in Europa e il terzo nel mondo dietro Arabia Saudita e Messico.
Complessivamente in Italia sono state consumate 6 miliardi di bottiglie di plastica!!

Ci chiediamo onestamente quanti consumino acqua in bottiglia per necessità (acqua della rete pubblica non potabile o con cattivo sapore) e quanti invece lo facciano solo per abitudine o perchè spinti da campagne pubblicitarie.

Oltre all'aspetto economico (il costo dell'acqua in bottiglia è sproporzionato rispetto a quella del rubinetto...) vogliamo qui sottolineare l'inquinamento associato.
Abbiamo detto del numero spropositato di bottiglie di plastica usate: pensate al consumo di energia e risorse necessario alla loro produzione e alla quantità di rifiuti che comportano.
Il trasporto delle bottiglie poi, che solitamente avviene su camion produce ulteriore inquinamento atmosferico e problemi di traffico.  

Esistono in commercio delle piccole "macchine" che collegate con la rete di casa sono in grado di fornire acqua liscia, gassata e a diverse temperature depurandola da quel fastidioso sapore di cloro che molte volte caratterizza l'acqua dei nostri rubinetti.
Una soluzione meno costosa è rappresentata dalle caraffe filtranti di cui abbiamo già parlato e che se utilizzate in maniera corretta (sostituzione dei filtri a carboni attivi secondo i tempi consigliati) garantiscono un prodotto di qualità con un investimento modesto.

Vogliamo riportare in conclusione i dati relativi alla bella iniziativa delle case dell'acqua: stazioni che erogano gratuitamente acqua depurata, distribuite nella provincia di Milano.
Sono presenti, capoluogo escluso, 81 postazioni che erogano mediamente 2500 litri d'acqua al giorno che hanno permesso nel 2011 un risparmio di più di 32 milioni di bottiglie in plastica.

Speriamo in futuro queste iniziative si diffondano sempre più in modo da riuscire a modificare le abitudini dei nostri concittadini. Certo bisogna considerare gli enormi interessi legati al settore delle acque minerali e le pressioni che tali aziende sono in grado di esercitare....

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